Nabi, il mese di ottobre è quasi giunto alla fine, ma ho ancora delle recensioni da pubblicare, oggi però vi parlo di piccoli sorsi un romanzo composto da dieci racconti brevi scritto da Diego Aledda.
TITOLO: Piccoli sorsi
AUTORE: Diego Aledda
SERIE: autoconclusivo
EDITO: Dialoghi
GENERE: narrativa
PAGINE: 92
EBOOK: /
CARTACEO: 13.30
DATA
D'USCITA: 27/06/24
LINK
D'ACQUISTO: https://amzn.to/3UlwXsz
"Piccoli sorsi" è una raccolta di dieci racconti brevi,
autoconclusivi o a libera interpretazione del lettore. Trattano svariati
temi, ma si concentrano soprattutto sulla fantasia a sfondo thriller,
cercando di cogliere di volta in volta sfumature sempre diverse. Alcuni
seguono un canovaccio classico, inizio-sviluppo-conclusione, mentre
altri lasciano libero sfogo al pensiero e permettono al lettore di
immaginare cosa avvenga dopo, a quali conseguenze vada incontro un
personaggio e, più in generale, a formulare una propria idea sulla
natura stessa del tema.

Nel primo racconto siamo in un futuro lontano, ovvero siamo nel 2061, un anno in cui una persona "normale" ha inventato un software che in grado di svelare quando arriverà la propria ora e come questa avverrà, il tutto per ottomila dollari.
Si dice sempre che l' unica cosa certa è la morte, che poi è quello che accomuna tutti noi esseri umani.
Voi fareste come il protagonista e paghereste per sapere quando arriverà il momento in cui il cupo mietitore verrà a prendervi oppure no? Io sinceramente sono divisa una parte di me lo vorrebbe sapere in modo da fare tutte quelle cose che rimando da anni, ma l'altra parte di me non lo vuole sapere dato che è bello non sapere cosa ci aspetta domani, e vivere ogni giorno come l' ultimo.
Nel secondo racconto l' autore tratta il tema del deep fake, ovvero una tecnologia che ti permette di sostituire il tuo viso o quello di qualcun' altro con quello di un'altra persona.
Il nostro protagonista è un fan di James Dean e quel giorno si è recato alla stazione con un borsone e se ne sta seduto sulla panchina in attesa di qualcosa. Ad un certo punto si rende conto che a circa un metro e mezzo da lui sulla stessa panchina c'è seduta una bella ragazza, che aspetta qualcuno mentre messaggia e ascolta musica, il protagonista l'ha notata perché visto che stava fumando, l'odore e il fumo stavano andando verso di lui e gli davano fastidio e così prova a cercare un dialogo con la ragazza chiedendole se per favore poteva spegnere la sigaretta o andare altrove, lei gli risponde in modo maleducato e arrogante, così il nostro protagonista se ne va e quando lei si rende conto che lui ha lasciato sotto la panca il borsone e lo richiama questo esplode. Al giorno d'oggi in TV non si parla d' altro di cronaca nera e se questo deep fake prendesse piede nella vita reale veramente non avremmo più¹ quella briciola di giustizia a cui ci aggrappiamo, perché se possiamo assumere l'aspetto di chiunque, questa non ci sarebbe più voi cosa ne pensate? Si sarebbe bello avere il viso di una persona famosa magari ma penso che anche qui ci siano più contro che pro.
In questo terzo racconto siano a bordo di un aereo che dalla Pennsylvania deve andare a New York, a bordo tra i centoventotto passeggeri c'è¨ anche un certo Frank Morgan che di mestiere fa il sicario, ma ad un certo punto i comandi dell'aereo smettono di funzionare e piano piano il veicolo perde quota finendo per schiantarsi, nessuno dei passeggeri o dello staff è¨ sopravvissuto, il responsabile è un hacker chiamato il Gufo che ha sviluppato un virus in grado di manomettere i comandi degli aerei. Spero vivamente che nessun esperto di PC arrivi a sviluppare una cosa simile. Voi cosa dite?
Siamo al quarto racconto e al momento è quello che più mi è piaciuto, avete presente quelle volte in cui alcuni automobilisti non rispettano il codice della strada diventando un pericolo non solo per loro ma anche per gli altri? Bhe' qui il nostro protagonista sta andando al lavoro e nel rettilineo che fa quotidianamente ha davanti un tir che un attimo accelera e poi frena, così nonostante la fitta nebbia e la visibilità ridotta, affronta un sorpasso azzardato, poi si reca al lavoro come sempre, ignorando che nel momento in cui ha effettuato quella manovra è¨ stato filmato e quella sera stessa viene prelevato dalla propria abitazione e portato in un posto anonimo dove dopo aver firmato un modulo viene indirizzato verso una stanza e nel breve tragitto nota che ogni stanza ha un segnale stradale diverso e così scopre che per causa della sua manovra un signore di ottant'anni, che viaggiava nella direzione opposta alla sua in bicicletta ha rischiato di morire per evitarlo, e ora lui dovrà pagarne le conseguenze del suo gesto.
Questo quinto racconto sembra essere uscito da un crossover tra Criminal Mind e un film horror, siano a Edin Bey, Bill si trova lì per sostituire un collega, e deve raggiungere l' officina di un cliente ma a causa del vento le strade principali non sono percorribili e deve orientarsi con una cortina poiché neanche il navigatore del telefono funziona, la destinazione è¨ quasi davanti a lui quando nota una ragazza sul ciglio della strada che si sta sbracciando per chiedere aiuto, lui si ferma e lei gli dice che suo padre ha avuto un incidente e che le serve aiuto per portarlo in ospedale. Così fa salire in auto la ragazza e segue le sue indicazione per arrivare nel luogo del presunto incidente quando è quasi arrivato sul luogo indicato dalla ragazza, la radio riprende a funzionare con una notizia di cronaca nera, ovvero un giovane ragazzo è¨ scomparso nel nulla dopo aver dato un passaggio ad un autostoppista. Morale del racconto fatti i fatti tuoi. Scherzo però sono anche seria. Avete mai fatto
l' autostop o vi è mai capitato di dover dare un passaggio ad una persona che lo faceva?
Sinceramente questo sesto racconto non l' ho capito, e l' ho riletto un paio di volte soprattutto l' ultima parte. Abbiamo un signore e il suo cane che vivono in una tranquilla cittadina, ogni primo del mese deve azionare un pulsante su di un palmare e poi compilare un questionario. Quali sono le domande del questionario e chi sia la misteriosa persona con cui August ha un breve dialogo non si sa, sta di fatto che dopo averlo compilato qualcosa cambia nel protagonista. Questo racconto mi ha lasciato molti dubbi e domande a cui non sono ancora riuscita a dare una risposta.
Nel settimo racconto torniamo a Edin Bay, dove un giornalista del posto scopre grazie ad un insieme di foto e un articolo che in alcune cittadine li 'vicino sono spariti dei capi di bestiame e alcune persone. Parlando con un allevatore scopre che anche li in quella cittadina vi è stato un caso simile e che i ladri scappando hanno perso dal furgone in braccio umano con dei morsi. Purtroppo non può parlarne con nessuno e forse nessuno verrà mai fermato per queste sparizioni. Questo racconto è quello che mi ha più incuriosita.
Per l'ottavo racconto avrei molto da dire, dato che sono un appassionata di serie TV delle volte capita di affezionarsi ai suoi personaggi. Qui il nostro protagonista è odiato da tutta la piccola città in cui vive poiché è colpevole di aver ucciso Liam Wolcott un detective di una serie TV molto amata. Liam era un personaggio di finzione così come lo era quello interpretato dal nostro protagonista e io capisco che se ci si affeziona o si odia un personaggio vuol dire che l'attore sta lavorando bene, ma bisogna sempre tenere presente che quei personaggi non sono reali ma frutto di fantasia, un po' come i personaggi dei libri. che leggiamo.
Siamo giunti al nono racconto, qui il protagonista è un bambino di quasi dodici anni, appassionato di mostri e sovrannaturale, tra due giorni compirà gli anni e insieme al suo amico stanno facendo supposizioni su cosa possono avergli regalato i suoi genitori. Quel pomeriggio mentre i due giocano con il pallone questo rotola e finisce davanti alla porta della cantina dei suoi genitori, che è socchiusa e all'interno vi è un baule con un misterioso conto alla rovescia che finirà proprio la mezzanotte del giorno del suo compleanno.
Quanti ricordi, l'eccitazione nello scartare i regali e scoprire cosa mi avessero regalato, attendere con ansia la mattina di natale, sono cose che crescendo e diventando adulti perdono inevitabilmente la loro magia.
Decimo e ultimo racconto, il nostro protagonista si fa chiamare Travis, e quella sera ha un lavoro da portare a termine.Tutto fila liscio, e in soli sei minuti porta a termine il lavoro, solo che poi non riesce a tornarsene a casa resta bloccato al sesto piano di quel palazzo e dovrà fare i conti con quello che ha fatto nell'ultimo anno.
Con questo si conclude il libro piccoli sorsi un romanzo formato da dieci racconti brevi.
Il libro si legge in poco tempo e tiene il lettore incollato alle sue pagine.
Ogni racconto è diverso da quello precedente ma alcuni hanno qualcosa in comune.
Ognuna di quelle storie stimola la curiosità del lettore, che vorrebbe saperne di più, io lo ammetto tra tutti e dieci i racconti vorrei sapere come finisce la storia della cittadina di Edin Bay, solitamente non sono una fan del genere thriller, ma quelle due storielle mi hanno incuriosita moltissimo.
Lo stile dell'autore è semplice, nel senso che le sue storie non sono ricche di dettagli ma ne hanno la giusta quantità che serve per catturare l'attenzione del lettore.
E' il primo libro che leggo scritto in questo modo e l'ho trovato affascinante, ho impiegato più tempo perché ogni fine racconto aprivo Il taccuino e prendevo appunti.
Se cercate qualcosa da leggere che sia poco impegnativo a livello di trama e storia questo è ciò che state cercando.
Non so se Diego scriverà un altro libro così o proverà a cimentarsi con altro, ma sicuramente se ne avrò la possibilità lo leggerò volentieri.
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