[INTERVISTA #001] Un caffè con Diletta Marcheggiani


 

Cari lettori e lettrici,

finalmente riesco a mettere le mani sul blog e a pubblicare la mia prima intervista per questo mio nuovo sito!

La cavia è Diletta Marcheggiani che fa da apri pista a quella che spero possa diventare un appuntamento settimanale. Detto questo vi lascio alcune info sui suoi romanzi per poi passare all'intervista. 

 

 

TITOLO: Se solo fossi tu

GENERE: contemporary romance

PAGINE: 300

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Quando sei una scrittrice di successo, capita di innamorarsi del protagonista dei propri romanzi, ma non è cosa di tutti i giorni incontrarlo scivolando per le scale della metro parigina.

Invece è proprio quello che succede a Vivienne Olivier, regina del romance francese, convinta che quell’affascinante uomo dai capelli rossi che l’ha aiutata a rialzarsi sia Steven Atwell, uno dei protagonisti della serie che l’ha resa celebre. Ovviamente nessuno le crede, eppure lui esiste, si chiama Anatole Chevalier, è il professore di storia che tutti vorrebbero e sembra essere fatto apposta per Vivienne. Quando però la stesura dell’ultimo capitolo della saga si fa sempre più difficile e i guai si moltiplicano, tra le pagine e anche nella vita, Vivienne inizia a capire che forse l’uomo ideale non esiste… o magari sì, solo che l’ha sempre avuto sotto gli occhi e non tra i libri.

 

TITOLO: La logica della vita parallela

GENERE:  chick-lit, realismo magico

PAGINE: 384

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Luna ha quello che ha sempre vive a Londra, è unagiornalista in lizza per una promozione, e ha una vita socialeelettrizzante. Ciliegina sulla torta, William Davies, il mezzobusto più desiderato del Regno Unito, è interessato a lei. E allora, perché ha continuamente l’impressione di essere nel posto sbagliato? Divisa tra la sensazione di non aver fatto abbastanza nella vita e l’aver ottenuto troppo per la sfigata che sente di essere, al primo appuntamento con William compare Emanuela, la bulla che la perseguitava al liceo.Un brindisi maledetto la catapulta in una Vita Parallela,dove non ha mai lasciato il paese natale e insegna tedesco nel suo vecchio liceo. Lì incontra una versione diversa di William, professore anche lui, e una non tanto diversa di Emanuela, che ha preso il suo posto come giornalista a Londra. Quando Luna scopre che la scuola è ancora divisa tra popolari e sfigati, tra bulli e vittime, sente di dover aiutare iragazzi e cambiare le cose una volta per tutte. E questo vuol dire anche sconfiggere i fantasmi del suo passato.Ma qual è, adesso, il suo sogno? Realizzare il progetto di un Nuovo Ordine Scolastico insieme a William o diventare una giornalista affermata? E a quale vita appartiene davvero Luna Torresini, a quella Vera o a quella Parallela?

 

TITOLO: The Dreambreaker

GENERE:  commedia romantica, spicy romance

PAGINE: 492

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Costa Azzurra, 1967

Il mio vero nome? Tatiana Pakulova. Ma potreste conoscermi con altri mille. La mia professione è quella di distruggere sogni. Quelli degli altri, ma soprattutto i miei.
Non ho mai fallito una missione e per portare a termine il mio ultimo incarico sono disposta a tutto. Ma non sono disposta a capitolare di fronte a Kenneth Kot.
Nessuno sa chi sia lui davvero, o cosa lo porti in realtà a godersi le vacanze a St. Tropez. L’unica certezza è che indossa le stesse iniziali del famoso ladro di gioielli che fa strage di casseforti e di cuori in tutta Europa. È protetto dalle più alte sfere del jet set ed è particolarmente interessato alla Contessa Alina Metanova von Steinhofer, la vedova del mio ultimo obiettivo.

Lui è un dongiovanni, io una spia russa istruita per sedurre, stavolta nei panni di Clementina Portmann, una ragazzina ingenua.
Lui deve rubare gli Archivi di Ahnenerbe, io devo eliminarlo per arrivarci per prima.

Entrambi dobbiamo decidere se continuare a infrangere i sogni o se ricostruirli insieme.
 
TITOLO: Il metodo Redzminski

GENERE:  commedia romantica, avventura

PAGINE: 408

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Varsavia 1969.

Se hai combattuto i nazisti dovresti essere ricordato come un patriota, un eroe, una leggenda. Soprattutto se hai volato per la resistenza polacca e hai la Rota tatuata sulla pelle. Invece no, per tutti sono solo "l'amico matto di Kenneth Kot" . Quello infestato dai fantasmi della guerra e con cui è meglio non parlare di certi argomenti. E persino il mio migliore amico mi ha ferito, quindi dopo aver scoperto la verità sulla missione a St. Tropez, cos'altro dovrei fare se non tornare a Varsavia, dove tutto è cominciato? Sarebbe andato tutto secondo i piani se non avessi incontrato lei, Ewelina Szeliga, frizzante cacciatrice di tesori, e quell'altro, Armand De Molay, discendente dell'ultimo Gran Maestro del templari, entrambi convinti di poter trovare il tesoro dell'ordine proprio qui, in Polonia.
Il patto con Ewelina è semplice: lei mi ospita e io l’aiuto a ritrovare il tesoro perduto. Niente può andare storto, perché lei non è il mio tipo e io non sono il suo... forse.

Io devo fare i conti con il mio passato.
Lei aspira a fare la scoperta archeologica più sensazionale di tutti i tempi.
Perché il tesoro potrebbe essere legato al mio passato, mentre Ewelina al mio futuro più di quanto immaginassi.


ATTENZIONE: il libro contiene scene di disturbo da stress post-traumatico, riferimenti a torture e prigionia, violenze familiari (non tra i due protagonisti principali), nazismo esoterico, rivisitazione degli eventi storici, scene di lotta in luoghi di culto. La lettura è consigliata a un pubblico consapevole.
 

Un caffè con Diletta

  1. Cosa ti ha spinta a iniziare a scrivere la tua prima storia?


Ciao e grazie per avermi concesso questo spazio! Ho sempre scritto, fin da bambina, ma parliamo di storie destinate alla pubblicazione, è stato durante la pandemia che ho iniziato a farlo seriamente. A casa da sola mi annoiavo e ho cominciato a riflettere sul futuro e sull’idea di non perdere tempo per realizzare i miei sogni.


  1. Come nascono le tue storie?

Possono nascere da qualunque cosa, una canzone, un sogno o esperienze personali.


  1. Parlaci del tuo romanzo Se solo fossi tu.

Se solo fossi tu è il mio romanzo d’esordio, pubblicato per MoreStories. È una commedia romantica pura, sicuramente la meno complessa che ho scritto finora. La protagonista è Vivienne Olivier, una scrittrice di successo con un problema: è follemente innamorata di uno dei personaggi della serie che l’ha resa celebre e non si aspetta di incontrarlo, un giorno, nella vita reale.


  1. Com'è nata la Dreambreaker series?

Non è nata come una serie! The Dreambreaker avrebbe dovuto essere un unico volume, ma mentre stavo scrivendo un’altra cosa, un’idea mi ha attraversato la mente: e se scrivessi un romanzo su Lukasz?


  1. I tuoi romanzi hanno generi diversi, avventura, chick-lit, spicy, c'è un genere che non hai provato ma che ti piacerebbe?

Io amo i gialli, i thriller e i mistery, per questo cerco di mettere sempre qualche elemento di suspence nei miei romanzi, soprattutto negli ultimi due. Un giorno, forse non troppo lontano, mi piacerebbe scrivere un mistery storico, senza la parte romance.


  1. Quale sarà la prossima storia che stai scrivendo?

Sono alle battute finali di quella che chiamo “la novella-non novella”, perché è partita come una novella di Natale, ma sono a quasi 300 pagine. Non aggiungo altro se non che le The Dreambreaker stories potrebbero non essere finite! Inoltre, sto lavorando a uno young adult per una casa editrice.


  1. Se potessi scegliere di vivere in un romanzo in quale vorresti vivere?

Potrebbe essere scontato, ma io un anno a Hogwarts lo farei volentieri.


  1. Nel panorama romance ci sono molti autori e autrici, molto bravi c'è un libro che hai letto e che alla fine hai detto avrei voluto scriverlo io?

Se parliamo di romance, quello che mi ha fatto pensare “avrei voluto scriverlo io” è Behind di Monique Scisci. È un libro intenso e complesso, al limite del thriller psicologico, con un plot twist imprevedibile e ricco di sfumature.


  1. Quando stai scrivendo preferisci il totale silenzio oppure ascolti della musica?

Sebbene tutti i miei romanzi abbiano una playlist Spotify, non l’ascolto quasi mai mentre scrivo. In genere preferisco il silenzio, ma ultimamente ho scoperto che ma musica classica mi aiuta a concentrarmi.


  1. C'è un genere che non scriveresti e perché?

Fino a qualche anno fa, non avrei mai immaginato di scrivere romance, quindi mai dire mai!

 

Io ringrazio infinitamente Diletta per avermi concesso quest'intervista, e vi invito a seguire Diletta per restare aggiornati sulle sue prossime storie.  


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